Il titolo dell’articolo (Film e serie tv: dalla distopia alla sperimentazione sugli esseri umani) si riferisce a un precedente articolo pubblicato sul sito, ormai piuttosto vecchio, essendo stato pubblicato nel 2016 e scritto nel 2014 o nel 2015.
Il titolo dell’articolo in questione era molto evocativo, come era a dir poco interessante l’ipotesi centrale: Perché certi film hanno avuto il successo che hanno avuto.
1. IL GRANDE SUCCESSO DI CERTI FILM NON È CASUALE.
Nell’articolo in questione, che vi invito a leggere dal momento che è sia interessante che panoramico, evidenziavo il concetto centrale per cui i film di grande successo lo sono diventati più per un discorso di “energia centrale” che per qualità cinematografiche; certamente il secondo punto è importante, ma è il primo ad essere essenziale e decisivo.
Così, una certa fetta dell’umanità percepisce che in talune opere vi sono delle energie particolarmente “attuali”, per dir così… anche se lo percepisce in modo solamente inconscio.
2. IL GENERE DELLA DISTOPIA NEI FILM.
In particolare, mi soffermavo sul genere della distopia, che così tanto successo ha avuto negli ultimi due decenni, evidenziando che per forza, dietro a tale interesse collettivo, doveva esservi una questione “sottile”: una sorta di “sentore inconscio” che per l’appunto spingeva a produrre e a guardare film di quel genere.
Poi abbiamo vissuto quello che abbiamo vissuto, e peraltro ci siamo ancora dentro, perché quel progetto di controllo e asservimento collettivo non è certamente concluso.
3. ALTRO GENERE DI FILM: LA SPERIMENTAZIONE SUGLI ESSERI UMANI.
Nell’articolo odierno evidenzio un altro genere, spesso connesso alla distopia, che negli ultimi anni ha spopolato: la sperimentazione sugli esseri umani… cui solitamente sono connessi eventi disastrosi nella narrazione dei film, ma molto interessanti a livello simbolico.
In molti film, infatti, la sperimentazione, o la creazione di certi virus, genera veri e propri zombi (o in alternativa automi senza emozioni: simbolicamente, esseri umani del tutto reattivi, meccanici e addormentati).
Il concetto centrale è quindi lo scarso rispetto per il genere umano, trattato come cavia da laboratorio; penso a film o serie tv come i seguenti:
- Maze runner,
- 28 giorni dopo,
- Equilibrium,
- World War Z,
- L’impero dei cadaveri,
- Il mondo di Jonas,
- The 100.
Per non parlare di certi film in cui i corpi umani vengono attaccati a dei macchinari allo scopo di utilizzarne l’energia (Daybreakers – L’ultimo vampiro, Matrix, etc): anche in questo caso viene proposto un livello praticamente nullo di rispetto per il genere umano.
4. DISTOPIA E SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA: NON SONO TEMATICHE CASUALI.
Si tratta peraltro di pochi esempi tra i tanti che si potrebbero fare: come detto, l’elemento della sperimentazione “scientifica” sull’uomo è diventato un classico della produzione cinematografica degli ultimi anni… certamente non per caso, e anche questo elemento ha avuto forti contatti con la realtà (sieri sperimentali che vengono inoculati tramite obbligo o tramite ricatto agli adulti, lotto di liquidi chimici che vengono iniettati nei neonati, etc).
Come per il caso della distopia, anche per il tema della sperimentazione e dello sfruttamento del corpo umano, in quanto capo d’allevamento, vale il medesimo principio energetico-sottile: non può essere un caso che sia stato così ricorrente in questo ultimo periodo storico… come il mondo esteriore riflette con precisione.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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