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Il vino nuovo e la botte vecchia

15 Set 2018 | Corpo fisico, Cristianesimo, Energie, Evoluzione personale, Top 20

Il vino nuovo e la botte vecchia

In questo articolo affrontiamo il famoso concetto espressione del vino nuovo e della botte vecchia, di origine evangelica.

Nonostante la deriva new age odierna (ma anche l’esoterista più concettuale e mentale) vorrebbe sminuire l’importanza del curare il proprio corpo fisico, sia come concetto generale sia sminuendo millenarie tradizioni evolutive come lo yoga o la meditazione, il punto rimane fermo e immodificabile: la gestione del proprio corpo fisico, come peraltro la gestione di tutti i propri corpi, resta uno dei punti inevitabili del proprio percorso evolutivo.

1. L’ALIMENTAZIONE E IL CORPO SONO FONDAMENTALI NEL PERCORSO EVOLUTIVO.

Ciò concerne, con tutta evidenza, tanto l’alimentazione quanto le pratiche fisiche, e non è certamente un caso che tutte – tutte – le tradizioni spiritual-esistenzial-evolutive hanno abbondantemente sottolineato tali fattori, nelle seguenti due direzioni:
– un’alimentazione il più possibile vicino alla natura dell’essere umano (un primate), e quindi vegetariana, con molta frutta, la più alta percentuale possibile di cibo crudo-vivo e la più bassa percentuale possibile di cibo industriale-morto (yoga, buddhismo, zen, advaita vedanta, teosofia, sufismo, cristianesimo delle origini: hanno tutti sottolineato ciò),
– un corpo fisico ben allenato, tonico, sano, leggero e resistente, e possibilmente vivificato da qualche pratica bionergetica (yoga, tai chi, medicina energetica, i movimenti consigliati da Yogananda o Aivanhov, etc).

2. INQUINAMENTO E RIPULITURA.

A tali due fattori si aggiunga la necessità, soprattutto nei tempi odierni particolarmente confusi, sporchi e inquinati a ogni livello (dall’aria al cibo), di una ripulitura periodica sotto forma di digiuno o di assunzione di tisane o erbe ripulenti.

L’usanza del giorno settimanale di digiuno e di riposo dal lavoro si riferisce proprio a questo: è bene che il corpo riposi totalmente un giorno a settimana per dargli l’opportunità di ripulirsi.

In realtà, tecnicamente, tale “riposo” non sarebbe necessario, qualora il corpo fosse mantenuto in stato perfetto, senza l’introduzione di niente di nocivo, ma ciò implicherebbe vivere in un posto privo di ogni tipo di inquinamento, compreso quello invisibile ai nostri occhi, e ciò pure senza parlare di acqua o alimenti, fatto che rende il caso all’atto pratico molto improbabile.

3. IL CORPO/OTRE È IL CONTENITORE DELLO SPIRITO/VINO.

Se il corpo non è pulito, è difficile, per non dire impossibile, che in esso scorra un’energia elevata, e quando in passato ci è stato detto che il corpo è il tempio dello Spirito Santo e che occorre preparare la casa per la venuta del Signore si intendeva proprio questo.

C’è poi un concetto altamente simbolico in questo senso: il fatto che non si può mettere il vino nuovo nei vecchi otri: è impossibile che il corpo fisico possa accogliere una vibrazione superiore se non lo si è predisposto a ciò.
Così come l’anima, nell’atto di incarnarsi, si sceglie-costruisce un corpo adatto per la sua incarnazione, che la rappresenta perfettamente, così, nel corso della vita, le energie sottili-invisibili vanno sempre di pari passo con le energie grossolane-visibili… ossia il corpo. Se si cambia da un lato, si cambia anche dall’altro lato, in perfetta corrispondenza.

4. IL VEGETARIANESIMO È DATO PER SCONTATO.

Tornando all’alimentazione, non è un caso che tutti i maestri della storia hanno insistito molto sull’alimentazione vegetariana, laddove con “vegetarianesimo” non si intendono i cibi industriali odierni, vegetariani o meno che siano, ma si intende il cibo vivo, quello che per essere mangiato non ha bisogno di cottura o di essere insaporito da qualche salsa o condimento.
E chi ha voglia di andare contro i maestri di tutti i tempi e tutte le tradizioni evolutivo-spirituali, ritenendo di saperne più di loro, si accomodi.

La questione, a farla semplice, è un po’ come il caso dell’hardware e del software (rispettivamente la macchina fisica e i programmi che ne sottendono il funzionamento; rispettivamente i componenti fisici di un computer e i programmi che si possono usare con esso): più si vuole usare un software-programma avanzato, più occorre un hardware-macchina sofisticata, ed è impossibile far girare programmi all’avanguardia in macchine vecchie e obsolete.
La macchina è il nostro corpo fisico, il nostro veicolo in questa incarnazione, mentre il programma è l’energia che vi sta dentro. Se vogliamo arrivare ad un’energia-vibrazione elevata, occorre che la macchina sia pronta per essa.

5. NON ESISTONO SCORCIATOIE E TUTTO COSTA UNO SFORZO.

Questo, in sintesi, è anche il rischio di coloro che cercano scorciatoie “evolutive”, ad esempio risvegliano la kundalini quando ancora essa non è pronta…

… e la domanda “quando è pronta?” si risponde da sola, nel senso che l’energia in questione si risveglia da sola, e man mano lungo il percorso evolutivo, per il quale non esistono scorciatoie, casomai qualcuno si stesse chiedendo anche questo.

Il vino nuovo è lo Spirito Santo, il quale per discendere in noi ha bisogno di una botte nuova e adeguata: se il nostro canale (la botte, il corpo, l’hardware) non è aperto e pulito, lo Spirito Santo (il vino, l’energia elevata, il software) non può discendere e agire, o comunque lo farà in modo lento e ridotto, quanto glielo consentirà la nostra situazione personale .

Detto ciò, ecco la sintesi finale: negare o sminuire l’importanza del corpo nel percorso evolutivo è pura follia, e testimonia per forza una carenza di visione o di saggezza; tenetelo presente per voi e per coloro che sentite parlare o di cui leggete libri.
Parimenti, è follia anche sottostimare l’importanza del lavoro sul piano emotivo e sul piano mentale: va portato tutto in alto, e possibilmente contemporaneamente, al fine di evitare squilibri… e non c’è nulla di pericoloso come lo squilibrio nel percorso interiore.

6. IL VINO NUOVO E GLI OTRI VECCHI.

“Ti è stato dato questo corpo per realizzare determinati obiettivi sul piano materiale; dovresti prendertene cura come se fosse il tuo bene più prezioso.”
Paramhansa Yogananda

“Il cibo può produrre molte scorie, per cui gli Iniziati hanno sempre consigliato di digiunare, per liberare il corpo fisico dalle impurità che vi si accumulano. D’altronde, il digiuno è un metodo che viene insegnato dalla natura. Osservate gli animali: quando sono ammalati, istintivamente digiunano; si nascondono, e per guarire cercano un genere di erba che serva loro da depurativo. Vi consiglio di digiunare ogni settimana per 24 ore.”
Omraam Mikhael Aivanhov

“Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. ”
Gesù Cristo

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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