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La magia del Natale

24 Dic 2022 | Natale, Spiritualità

La magia del Natale

Lo so: “La magia del Natale” è un titolo che probabilmente non vi aspettavate di trovare in questo sito.
Andiamo di seguito a chiarire di cosa stiamo parlando, nello specifico ripercorrendo cosa il Natale ha significato nel corso del tempo per me…

… e molto probabilmente anche per molti dei miei lettori.

1. IL NATALE NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA.

Da bambino, l’evento per me significava famiglia e regali: era una cosa bella.

Poco oltre, si è inserito l’elemento religioso: la messa e la teologia intorno all’evento del Natale; avvento, novene, messa di mezzanotte, etc.

In età adolescenza, il Natale rappresentava una novità, con i vari colori delle strade, dei negozi, le vacanze. Anche il clima umano che si respirava era più dolce, il che era bello e andava a unirsi agli elementi precedenti.

2. IL NATALE NELL’ETÀ ADULTA.

In età adulta, le cose si son tutte quante fortemente mitigate: la visione infantile, l’aspetto dogmatico-religioso, gli oggetti e l’apparenza.

Dovendo scegliere un elemento tra quelli esperiti in passato, avrei tenuto l’atmosfera umana, che andava a migliorare tutto quanto… per quanto per poco tempo.

3. IL NATALE NEI TEMPI CONTEMPORANEI.

Arrivato nei tempi odierni, le cose sono cambiate ancora… in modo curioso.
Tutto quel che è stato in passato è stato recuperato: pur scorgendone ora i limiti (oggettistici, consumistici, legati al dogma o all’apparenza, che magari da piccoli non si vedevano), si apprezzano comunque gli elementi positivi.

Per cui è bello che le famiglie si riuniscano (almeno, quelle che non sono state troppo psicomanipolate in epoca recente), è bello che qualcuno regali qualcosa a qualcun altro, è bello che per le strade vi siano luminarie, alberi di natale e presepi nelle chiese, è bello che il sentimento religioso di molti si rinsaldi (soprattutto in questi tempi così poco saldi… per semplice e naif possa essere quel sentimento religioso), ed è bello che molti siano ispirati a essere creature migliori.

4. NATALE COME RICERVA DEL DIVINO NELL’UMANO.

La parte più bella, tuttavia, è ora un’altra: il Natale adesso rappresenta la nascita del bambino divino in ogni essere umano. È questa la sua grande simbologia: passato il momento più buio dell’anno, poco dopo il solstizio d’inverno, nasce il Divino dentro l’uomo. Il nostro compito è crescere quel bambino divino, quella fiamma luminosa la cui nascita non a caso è stata collocata nel momento più buio (e quindi meno consapevole) o subito dopo.
Qualcosa è nato: sta a noi curarlo e farlo crescere.

Ora il Natale, per me e certamente per molti di voi, significa questo: un evento che è al contempo umano, materiale e spirituale… come è giusto che sia. Questi tre elementi non vanno separati, ma tenuti sempre uniti, altrimenti si crea un qualche tipo di squilibrio.
Che lo stimolo al miglioramento interiore sia più lieve (famiglia, religione, regali) oppure più intenso (percorso di consapevolezza), è bello che ci sia, e che sia condiviso da tante persone, per quanto su livelli molto differenti.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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