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Il rischio dell’eccesso di passione e i quattro elementi

7 Mag 2021 | Energie, Quattro elementi

Il rischio dell’eccesso di passione e i quattro elementiParliamo della “passione” e dei quattro elementi.

Molte persone parlano della passione, dell’entusiasmo e della determinazione nel fare le cose come se si trattasse di qualcosa di indubitabilmente e incontrovertibilmente positivo. In realtà, come tutte le cose di questo universo duale che vive di opposti, perlomeno finché non si sono superati con la Grande Opera, avere un eccesso di qualsiasi cosa, passione compresa, è fonte di problemi.

Andiamo a vederlo nel dettaglio, avvalendoci della simbologia dei quattro elementi.

1. I QUATTRO ELEMENTI: ECCESSO DI FUOCO.

Passione, entusiasmo, determinazione e impeto sono elemento fuoco: c’è potenza, c’è energia, c’è calore… ma il calore, si sa, rischia di bruciare se è eccessivo e male utilizzato. Chi non sa padroneggiarlo vedrà scoppiare un incendio e si scotterà: è un fatto inevitabile.

L’incendio scoppia dunque per un eccesso di elemento fuoco, mal usato e mal controllato.
Cosa si può fare dopo (ma anche prima) per arginarlo o per spegnerlo?

2. I QUATTRO ELEMENTI: L’ACQUA È OPPOSTA AL FUOCO.

La prima risposta è semplice: l’acqua; lo sanno i pompieri, lo sanno le guardie forestali, lo sanno anche i bambini.
Se il fuoco rappresenta l’energia della passione e dell’impeto, l’acqua rappresenta l’energia della freschezza, dell’abbandono, del lasciar andare, del lasciar scorrere. L’acqua, difatti, scorre: è l’unica cosa che fa, a dire il vero.
E, per l’appunto, chi si intestardisce in qualcosa e vi applica un eccesso di determinazione/impeto/passione ha difficoltà a lasciar andare, ad abbandonarsi a quello che succede, e magari ad ascoltare quello che gli sta dicendo la vita: si è messo in testa qualcosa e con quell’impeto inarrestabile vuole realizzarlo… fino a scottarsi col fuoco, per l’appunto.

3. I QUATTRO ELEMENTI: VENTO E TERRA CONTROBILANCIANO IL FUOCO.

Se l’acqua è l’elemento primario con cui spegnere un incendio (e con cui non farlo nemmeno mai scoppiare a livello preventivo), anche i rimanenti due elementi sono utili in tal senso.
Il vento, elemento aria, disperde il fuoco, il quale, se intorno non trova altro combustibile, si spegne. Se soffia un poco di vento sulla fiamma di una candela, essa muore. Allo stesso modo, se un forte vento soffia su in incendio senza che intorno ad esso vi sia nient’altro da bruciare, l’incendio si spegne. L’aria rappresenta la freschezza, il movimento, la vivacità di idee.
Anche la terra contrasta il fuoco, sia formando un terreno arido, brullo e roccioso nel quale un incendio non si può proprio sviluppare (il che però non è un lato positivo, perché vuol dire che non possono svilupparsi nemmeno entusiasmo e impegno), sia spegnendo una fiamma se viene buttata su di essa una quantità sufficiente di terra. La terra, dal canto suo, rappresenta la stabilità.

4. L’ECCESSO DI UN ELEMENTO È SEMPRE UN PROBLEMA.

Non sono grandi scoperte, è vero.
La cosa per noi interessante è un’altra, ed è la simbologia che sta dietro tutto ciò: i problemi nella vita umana sorgono quando c’è un eccesso di elemento, il quale non è controbilanciato primariamente dal suo elemento opposto (acqua-fuoco, terra-aria), né secondariamente dagli altri due elementi, che pure possono fungere da contraltare.
Nel caso specifico dell’esempio, tanto con la qualità del sapersi abbandonare, tanto con la qualità della freschezza, tanto con la qualità della stabilità, è impossibile bruciarsi per un impeto di passione improvvisa, perché la forza di quegli altri elementi impedirebbero tale squilibrio interiore.
Vale lo stesso, manco a dirlo, per le altre energie-elementi: se non controbilanciato, il lasciar scorrere dell’acqua diventa debolezza (manca la forza dell’elemento opposto, il fuoco), la vivacità di idee dell’aria diventa instabilità (manca la concretezza dell’elemento opposto terra), la solidità della terra diventa mancanza di flessibilità e di movimento (manca il dinamismo e la volatilità dell’elemento opposto aria).

5. I QUATTRO ELEMENTI: L’ELEMENTO DOMINANTE E GLI ELEMENTI DA SVILUPPARE.

Non sarebbe una brutta idea dunque se ciascuno si soffermasse a riflettere su quale dei quattro elementi è prevalente in lui (l’appartenenza a un certo segno zodiacale è un fortissimo indizio in tal senso) e su quali invece vadano sviluppati (spesso, quello più quello più carente e più utile da sviluppare è quello opposto all’elemento del proprio segno zodiacale).

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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