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Chakra: le energie retrostanti e l’incrocio maschile-femminile

22 Ago 2015 | Chakra, Energie

Chakra: il profilo generale e l’incrocio maschile-femminileCredo che chiunque sia addentro almeno un poco alle tematiche della crescita personale sappia cosa sono i chakra.
Anzi, a dire il vero ormai mi stupisco quando incontro qualcuno che non sa cosa siano.

Ad ogni modo, per chi non lo sapesse, riporto in grande sintesi che i chakra sono dei centri di energia (la parola “chakra” in sanscrito vuol dire “ruota”, “cerchio”, “vortice”) disposti verticalmente lungo la colonna vertebrale e che rappresentano il viatico ascensionale della kundalini, l’energia che giace nella zona del coccige e che si risveglia e sale man mano che la persona evolve dal punto di vista spirituale.

1. I CHAKRA SONO LA COSA PIÙ CONCRETA TRA TUTTTE.

Tali centri dunque rappresentano al contempo qualcosa di molto concreto, giacché da essi, dal loro stato di salute e da quanta energia circola attraverso di loro dipende la nostra salute, nonché qualcosa di più elevato, giacché essi misurano il nostro livello evolutivo.

A ciascun vortice è difatti connessa una particolare energia, nonché un colore dominante, e quella energia è l’energia che sta dietro alcuni apprendimento evolutivi, relativi per l’appunto ad una certa area. E andiamo, sempre in grande sintesi, a vedere ciascun chakra, il suo nome, il colore associato, l’elemento ad esso associato e l’energia da padroneggiare che gli sta dietro.

2. I SETTE CHAKRA E LE LORO CORRISPETTIVE ENERGIE.

Chakra 7 – Sahasrara – Violetto (e bianco) – Elemento pensiero – Elevazione, illuminazione.
Chakra 6 – Ajna – Indaco – Elemento luce – Visione dell’esistenza, visione interiore, intuizione.
Chakra 5 – Vishuddha – Azzurro – Elemento suono – Condivisione, comunicazione, espressione.
Chakra 4 – Anahata – Verde (e rosa) – Elemento aria – Amore, sensibilità, compassione.
Chakra 3 – Manipura – Giallo – Elemento fuoco – Potere, forza, l’io in relazione al mondo.
Chakra 2 – Svadhisthana – Arancione – Elemento acqua – Emozionalità, vitalità, gioia di vivere.
Chakra 1 – Muladhara – Rosso – Elemento terra – Sopravvivenza, energia, abbondanza.

Si dica poi che, in perfetta applicazione del principio analogico, secondo cui ogni cosa corrisponde alle altre in base all’energia che sta alla base, ad ogni chakra sono abbinati, oltre che i colori, anche forme geometriche, suoni, organi fisici, sensi, malattie, cristalli, etc.
Non è questa la sede per approfondire questo discorso, ma in compenso aggiungiamo qualche altro concetto interessante.

3. OGNI CHAKRA AFFERISCE A DETERMINATE AREE ENERGETICO-SPIRITUALI.

Abbiamo quindi che ogni centro è relativo a certe energie e a certi apprendimenti da padroneggiare, e si può a ben ragione dire che essi sono la porta tra il mondo fisico, quello del corpo fisico, e il mondo spirituale-sottile… che peraltro ha anch’esso i suoi corpi, e difatti la distinzione è solo apparentemente una distinzione tra materia e spirito, visto che materia e spirito sono la stessa cosa, ma con una densità vibrazionale differente: più lenta e pesante nel caso della materia; più rapida ed eterea nel caso dello spirito.

Eventuali malattie principiano sempre dal sottile, e solo se l’energia sottile non è “corretta” in tempo il disequilibrio si sposta sul piano fisico come malattia. Quando dunque abbiamo un problema fisico, per sapere a quale tematica esso si riferisce basta vedere in che zona del corpo esso si colloca, e quindi a quale vortice fa riferimento.
Poi è chiaro che si può andare maggiormente nel dettaglio a seconda dell’organo coinvolto (gli arti, esterni alla verticalità dei chakra, si riferiscono comunque a certi flussi energetici, come quelli dei meridiani, che portano ad un determinato organo del corpo e quindi ad un certo chakra).

4. I CHAKRA SONO ALTERNATI PER POLARITÀ MASCHILE-FEMMINILE.

Detto ciò, se avete avuto la pazienza di leggere fino a qui, veniamo ora a quello che è il vero spunto di questo articolo.
I centri sono alternati in base alla polarità: il primo chakra è attivo, il secondo è passivo, il terzo è attivo, il quarto è passivo, il quinto è attivo, il sesto è passivo ed il settimo è attivo.
Ma, attenzione, è così solo per gli uomini, visto che le donne hanno una polarità opposta: il primo chakra è passivo, il secondo è attivo, etc.

In effetti, basterà pensarci un poco per verificare, semplicemente dalla propria esperienza, che le energie si muovono proprio in codeste due direzioni: a livello di primo chakra, ossia sopravvivenza e abbondanza, l’uomo si è sempre distinto per attivismo e determinazione, e difatti per tradizione è il procacciatore della famiglia, mentre la donna ha un ruolo più passivo e ricettivo (al di là della devianza della società di oggi, la natura dice questo).
A livello di secondo chakra, ossia il mondo emozionale, la donna si è sempre distinta per una maggiore propensione alle emozioni, mentre al contrario qua è l’uomo ad essere più “timido”.
Terzo chakra: qua torna nuovamente attivo l’uomo, e ricettiva la donna, e difatti parliamo di ego e potere, un campo in cui l’uomo si è sempre tristemente segnalato per le sue voglie e i suoi desideri di affermazione.
Quarto chakra: torna attiva la donna, e passivo l’uomo… e difatti parliamo di amore e sensibilità. Ed era anche ovvio, visto che la donna è madre creatrice… e probabilmente non a caso il seno con cui nutre i figli si trova a questa altezza (all’altezza dell’energia dell’amore).
Quinto chakra: ritorna attivo l’uomo, e difatti qua si parla di comunicazione e di sue branche come il commercio, la politica, o l’arte, attività da sempre prevalentemente maschili.
Sesto chakra: la visione interiore. E a chi tra uomo e donna da sempre viene attribuita un’intuizione maggiore? Anche qui l’esperienza conferma in pieno tale teoria.
Chiudiamo col settimo chakra: ritorna attivo l’uomo e ricettiva la donna. Questo chakra sembra più ostico da interpretare… ma alla fine non è tanto difficile, specie se si pensa alle due vie di evoluzione spirituale, di ritorno all’Uno, da sempre indicate dai maestri di tutti i tempi: nella prima si aumenta la propria consapevolezza fino a comprendere il tutto, con cui si andrà quindi a coincidere; nella seconda si cancella il proprio ego fino a scomparire e a lasciare quindi il tutto, con cui ugualmente si andrà a coincidere. La prima, va da sé, è una via più maschile (settimo vortice attivo), e la seconda è una via più femminile (settimo vortice ricettivo).
Ciò non significa ovviamente che gli uomini debbano per forza seguire la prima strada e le donne per forza la seconda, ma si tratta di un’indicazione di massima a seconda delle energie dominanti nella singola persona.

4. CHAKRA, DANZA RELAZIONALE ED EVOLUZIONE.

Ora la chiusura di questo articolo: capite ora perché le relazioni sentimentali (=sessuali) sono da sempre indicate dai maestri come una via privilegiata di evoluzione spirituale?

Perché il chakra attivo di uno dei due andrà a confrontarsi col chakra ricettivo dell’altro, dando luogo a una danza ravvicinata delle energie… e quindi a notevoli spinte e spunti evolutivi.

Buona danza a tutti.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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