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Il corpo umano è un tempio del Divino

25 Ago 2023 | Corpo fisico, Cristianesimo, Induismo, Spiritualità

Il corpo umano è un tempio del Divino

Il corpo umano è un tempio del Divino: a ben guardare, ci è stato detto e insegnato in tante tradizioni spirituali, sia occidentali che orientali.

Ignoriamo per una volta il mondo orientale, il quale ha sempre indicato la direzione del divino, sia nel sottile che nel denso, come per l’appunto il corpo umano, e leggiamo un brano di uno dei più noti e importanti autori spirituali occidentali, Omraam Mikhael Aivanhov, che nel libro Creazione artistica e creazione spirituale afferma quanto riporto nella citazione seguente.

1. CHIESE, TEMPLI, LUOGHI SACRI E ARTE.

“È vero che, grazie al fervore di tutti i fedeli che li hanno costruiti, che da secoli vi si sono recati a pregare, le chiese e i templi sono pervasi da un elemento sacro; tuttavia perfino le più belle basiliche e le più splendide cattedrali non possono essere paragonate a un corpo umano che, quando è purificato e santificato, è un vero tempio.
È proprio quando l’uomo stesso è un tempio e quando prega nel proprio tempio, che il Signore lo ascolta e lo esaudisce.
Purtroppo la maggior parte degli uomini non cura minimamente il proprio tempio e continua ad abusarne, servendosene per fare ogni sorta di sciocchezze. Così non è più un tempio, ma una catapecchia, una topaia piena di immondizie, dove gli animali scorrazzano liberamente.
Succedeva così nel tempio di Gerusalemme, dove i mercanti avevano portato ogni genere di bestiame e di volatili da vendere. Nessuno ne era indignato, tutti lo ritenevano normale; ma Gesù prese delle corde per farne una frusta e li cacciò tutti, dicendo: ‘Via da questo luogo, non fate della casa di mio Padre una spelonca di ladri’.
Non comportatevi, dunque, come i mercanti del tempio; non fate del vostro corpo un ricettacolo di animali, perché, in quel caso, non sarà certo il Signore ad abitarlo, ma delle entità inferiori: gli indesiderabili, che amano molto la sporcizia e che si nutrono di sostanze impure.”

2. CURARE IL PROPRIO TEMPIO.

In sintesi: l’essere umano può creare grandi bellezze artistiche e architettoniche, e persino realizzare luoghi di grande ispirazione e devozione, al fine di farne chiese e luoghi sacri… ma il vero tempio sacro è il corpo umano stesso, naturalmente se lo si tratta come tale.

Il modo in cui l’essere umano tratta il proprio corpo (alimentazione, igiene, forma fisica, sessualità… per poi proseguire con emozioni e pensieri) è forse la più importante cartina di tornasole del suo livello evolutivo: lo tratta come un contenitore dell’immondezza o lo tratta come un luogo sacro?

Naturalmente, la prima o la seconda direzione genereranno grandi conseguenze, da ogni punto di vista (salute, armonia, equilibrio psichico, progresso spirituale).

3. IL TEMPIO DEL DIVINO.

I Vangeli ci mostrano chiaramente questo punto, con l’aneddoto del tempio di Gerusalemme.
Cosa portiamo nel nostro tempio di Gerusamme? Bestie e denaro… oppure luce e spirito?
Va da sé che il nostro approccio attirerà differenti creature di varie forme, e soprattutto di vari livelli coscienziali.

Il cristianesimo-cattolicesimo stesso, riguardo a tale argomento, è stato molto chiaro.
Leggiamo cosa scrive Paolo di Tarso nella Lettera ai Corinzi.

“Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo?”

“Tempio dello Spirito Santo”, ossia luogo, tempio del divino, o quantomeno luogo che dovrebbe essere deputato al divino.

Di testimonianze di questo tipo, da parte di maestri e insegnanti di ogni sorta, tradizione e datazione, è pieno: si tratta di prenderne atto.

4. IL CAMPO DI BATTAGLIA.

In verità, la scienza esoterica ci insegna che i nostri corpi (non solo quello fisico, ma anche quelli sottili: il corpo astrale, il corpo mentale… per poi andare a quelli ancora più sottili) sono il campo di battaglia dell’uomo e della sua evoluzione.

Da un certo punto di vista essi sono davvero programmati per ospitare il Divino…
… ma quasi nessuno è pronto, per cui la battaglia continua.

Non a caso, il maggior testo spirituale indù, la Bhagavad Gita, è ambientato proprio in un campo di battaglia, mentre si scontrano da un lato le forze dello spirito e dall’altro lato le forze dell’ego.

Se ancora non siamo pronti per la vittoria finale, già sapere che siamo destinati a ospitare il Divino, qui e ora nel nostro corpo, è un grande aiuto nel percorso (e nella battaglia).

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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