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Un esercizio contro lamentela e giudizio

11 Mar 2017 | Abbandono, Accettazione, Evoluzione personale, Giudizio, Lamentela

Un esercizio contro lamentela e giudizioLa lamentela e il giudizio sono due delle più grandi piaghe dell’umanità attuale: il giudizio, infatti, spesso si accompagna alla lamentela, con l’una che è l’ombra dell’altro.

In questo articolo non mi dedicherò a definire cosa sia il giudizio e quali conseguenze porti con sé, giacché lo ho già fatto in altri articoli, ai quali vi rimando e che vi consiglio caldamente di leggervi o rileggervi:
Cosa è il giudizio,
Gli effetti del giudizio.

1. UN ESERCIZIO PER DIMINUIRE LAMENTELA E GIUDIZIO.

In tale sede, viceversa, vi offro un esercizio davvero semplice, tanto semplice quanto illuminante, utile a diminuire la lamentela e il giudizio… nonché a farci capire che non hanno alcun senso, mentre hanno molto più senso l’accettazione e la resa, i loro contrari. In realtà, a tale esercizio avevo accennato in un precedente articolo, ma stavolta lo descrivo in modo più approfondito.

Ecco l’esercizio.

2. OSSERVARE QUELLO CHE È.

Affacciatevi alla finestra, e guardate quello che c’è fuori.
Non sapendo cosa vedete dalle vostre finestre, prenderò ad esempio delle cose probabili.
Diciamo che vedete un albero, e poi una strada, e poi delle macchine che passano nella strada, e poi il cielo, degli uccelli che volano, un aereo che passa col suo tipico rombo.

Bene, questo è quello che è.

3. ACCETTARE QUELLO CHE ESISTE.

Ora, l’albero ha diritto di stare dove è, oppure volete giudicare se è giusto o sbagliato che stia dove sta, e lamentarvi della cosa, tra di voi o con qualcun altro?

La strada va bene, o l’Esistenza si è sbagliata nel metterla lì?

Le macchine che passano vi vanno bene, o non dovrebbero passare là, magari dovrebbero fare un’altra strada?
È giusta la strada che stanno facendo… o è sbagliata?

Gli uccelli li accettiamo in cielo, oppure pure loro dovrebbero volare da un’altra parte?
O che dire della possibilità che non volino proprio?
Lo giudicate giusto o sbagliato che volino?

4. NON GIUDICARE GIUSTO E SBAGLIATO.

Passa una nuvola, trasportata dal vento.
Il vento è sbagliato?
La nuvola è sbagliata?
Forse l’Esistenza si è sbagliata nel farla passare proprio in quel momento, e voi sapete meglio di lei se e quando avrebbe dovuto passare?
Oppure siete in grado di accettare il fatto che quelle cose vi siano e di eliminare qualunque giudizio a riguardo?

Ora attenzione, perché la facciamo più difficile.
Passa un altro aereo, ma stavolta è uno di quelli che porta con sé una scia chimica.
Quella scia chimica è un errore dell’Esistenza, è sbagliata, non dovrebbe essere lì, oppure va bene?
Ce la fate ad accettare la scia chimica?
Ce la fate persino a benedirla, con tutti i veleni che sta spargendo sugli esseri umani, sugli animali e sulla natura tutta?

5. NON GIUDICARE, MA INVIARE AMORE E BENEDIZIONI A TUTTO.

Dai, mandatele amore e beneditela, proprio come se foste dei sacerdoti… che poi è proprio quello che siete, giacché ogni essere umano è sacro, riceve il sacro e dispensa il sacro.
Il solo fatto di far parte dell’Uno e dell’Esistenza ci rende sacri, poiché tutto è sacro.
Compresa quella scia chimica che sta svolgendo un ruolo evolutivo essa stessa, e che è perfetta per il solo fatto di essere lì dov’è.
Compresa quella persona che vi dà proprio fastidio.
O quell’evento che proprio non vi piace.

E quando vi rendete conto che state provando giudizio o lamentela per qualcosa, affacciatevi di nuovo alla finestra… fino a che non avrete più bisogno di affacciarvi.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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