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Il potere dell’umorismo

21 Feb 2015 | Crescita personale, Umorismo

Il potere dell’umorismoSi è scritto tanto sull’efficacia positiva della risata e dell’umorismo, finalmente anche in ambito medico-terapeutico, per cui non parlerò di questo, anche perché, come sempre, il mio approccio è evolutivo-spirituale, e non certo clinico, né psicologico.

Dunque dirò che l’umorismo è una componente fondamentale dell’esistenza… e anche del percorso evolutivo, dal momento che l’assenza di umorismo-divertimento ci rallenta grandemente lungo il percorso spirituale.

 

1. IL POTERE DELL’UMORISMO: UMORISMO COME STRUMENTO EVOLUTIVO.

L’umorismo è uno strumento importante sia nei momenti belli, per divertirsi ed elevare le energie, sia nei momenti difficili, per non abbassarle troppo.
È dunque totalmente insensato fare i seriosi-melodrammatici quando si è alle prese con qualcosa di difficile, e anzi è proprio in quei casi che l’umorismo e la leggerezza devono uscire maggiormente.

Ciò che, curiosamente, la nostra società sconsiglia: difatti, si deve essere serissimi – meglio se si piange in modo copioso e se si fa vedere a tutti che si sta piangendo – proprio quando si è alle prese con le cose più “serie” della vita: quando abbiamo un incidente, quando sopraggiunge una malattia, quando il partner ci abbandona, quando al lavoro veniamo licenziati, quando siamo in difficoltà economiche, quando una creatura che amiamo muore, quando un nostro obiettivo fallisce miseramente, etc.

E invece è proprio là che la nostra leggerezza, la nostra fiducia, la nostra positività e il nostro amore devono venire fuori, mentre dovrebbe diminuire l’importanza personale, che diamo a noi stessi e alle cose, e che rende tutto più pesante e difficile.
E, per quanto mi riguarda, avrei anche finito l’articolo. Ma stavolta ricorrerò alle parole di alcuni amici per ampliare e rafforzare il concetto-energia di questo post.

2. IL POTERE DELL’UMORISMO: OSHO.

Partiamo da Osho, che ci parla di risate e malattia (da Vivere, amare, ridere).
“Se riesci a ridere della tua malattia, torni in buona salute molto presto.
Se non sai ridere, anche se sei sano, prima o poi ti ammalerai.
La risata trasmette energia dalla tua sorgente di vitalità interiore, alla superficie del tuo essere. L’energia fluisce nel corpo, segue la risata come un’ombra.”

3. IL POTERE DELL’UMORISMO: BARBARA MARCINIAK.

Il secondo contributo è di Barbara Marciniak, nota channeler, che avvicina, non a caso, amore ed umorismo quanto ad effetti benefici sul corpo (da La via del risveglio planetario).
“L’amore e il senso del’umorismo rafforzano tutto il corpo, e ricordate che le vostre cellule rispondono ai vostri input. Ogni qualvolta provate dei sentimenti autentici di amore, attivate in voi stessi delle verità più profonde, ma naturalmente per provare amore per se stessi si deve prima di tutto credere di essere degni di amore.”

4. IL POTERE DELL’UMORISMO: ABRAHAM.

Parlando di channeler, segue a ruota Esther Hicks-Abraham (da Chiedi e ti sarà dato): ancora l’abbinamento divertimento e amore.
“La tua vita dovrebbe essere divertimento.
Sii sereno riguardo a tutto questo. La vita dovrebbe essere divertimento, lo sai.
È nostro forte desiderio che tu faccia ritorno allo stato di apprezzamento di te stesso.
Vogliamo che tu ami la tua vita, la gente nel mondo e, soprattutto, te stesso.
Qui c’è tantissimo amore per te.”

5. IL POTERE DELL’UMORISMO: CARLA RUECKERT.

Passiamo gradualmente dalla risata-corpo alla risata-spirito, con Carla Rueckert (Il manuale dell’errante, anch’esso testo di canalizzazioni).
“Rendetevi conto, ciascuno di voi, che lo stress non deve ostacolare il tocco leggero, lo scherzo, il sorriso, la risata, il divertimento, questa è la vostra vera natura.
Voi siete tutti figli del Creatore.
E il Creatore è amore e gioia, allegria e pace.”

6. IL POTERE DELL’UMORISMO: ROBIN SHARMA.

Ora torniamo agli esseri umani, con Robin Sharma, che ne Il monaco che vendette la sua Ferrari ci propone una massima breve, semplice ed efficace.
“La risata apre il cuore e placa lo spirito.
Nessuno dovrebbe prendersi sul serio al punto di non riuscire a ridere di se stesso.”

7. IL POTERE DELL’UMORISMO: ANTON PONCE DE LEON PAIVA.

Passiamo ora da un maestro nordamericano ad uno sudamericano, Anton Ponce de Leon Paiva (da Il maestro al lago sacro), anch’egli davvero di buon senso.
“Non devi prendere la vita troppo sul serio, capisci bene ciò che ti dico.
Canta, anche silenziosamente, però canta… ti farà felice ed essere felici è più importante che avere sempre ragione. Il sorriso è molto importante e non costa nulla!
Non spendi soldi, né tempo, né sforzi, ti rilassa totalmente, ti smonta, spariscono la paura e la rabbia, con esso affiorano le qualità migliori delle persone. Il corpo si alimenta dell’energia che porta il riso.
[…] L’uomo senza risata è un tronco secco, e il tronco secco è morto. L’intelligenza ha il senso dell’umorismo; se lo perdi smetti di essere intelligente, ma la società ti insegna il contrario: il senso dell’umorismo è poca serietà. Non puoi né devi ridere davanti ai tuoi superiori, davanti ai tuoi maestri, nelle chiese, né davanti ai sacerdoti…
La vita non è un fenomeno serio. È allegria, è felicità cosmica.”

8. UMORISMO ED EGO: OSHO, YOGANANDA E WAYNE DYER.

Proseguiamo questo lungo articolo citazionista con due blocchi di tre citazioni ciascuno.
Il primo blocco è sull’ego-mente, il secondo ha viceversa una natura più spiritual-energetica.
Blocco uno, prima citazione, di Osho (da La via del cuore).
“L’ego può esistere solo se prendi te stesso e ogni altra cosa seriamente.
Nulla uccide l’ego come l’allegria e il riso.
Quando cominci a prendere la vita come un divertimento, l’ego deve morire, non può più esistere.
L’ego è una malattia; ha bisogno di un’atmosfera di tristezza per esistere. La tristezza è il suo habitat indispensabile, il terreno su cui cresce.
Il santo autentico non può essere serio. La persona davvero religiosa deve celebrare. È sufficiente che ti guardi intorno… guarda gli alberi: sono seri? Guarda gli uccelli, ascoltali: sono seri? Osserva le stelle, la Luna, il Sole: sono seri?
L’esistenza è intimamente non-seria: è una danza continua, una celebrazione continua, una festa.”

Blocco uno, seconda citazione, di Paramhansa Yogananda (da Diario spirituale).
“Non prendere troppo sul serio le esperienze della vita e, soprattutto, non consentire che ti feriscano, perché in realtà non sono altro che esperienze di sogno. Se le circostanze che devi sopportare sono difficili, non permettere che diventino parte di te. Recita il ruolo che ti è stato assegnato nella vita, ma non dimenticare mai che è soltanto un ruolo, ciò che perdi nel mondo non sarà una perdita per la tua anima. Confida in Dio e annienta la paura che paralizza tutti gli sforzi per arrivare al successo e che attira proprio ciò che più temi.”

Blocco uno, terza citazione, di Wayne Dyer (da La voce dell’ispirazione).
“Esercitatevi a ridere dell’importanza che voi e tanti altri attribuite alle circostanze quotidiane. Guardatela da una prospettiva eterna, e vi ritroverete ad alleggerire quel pesante fardello.
Il vostro ego vuole che viviate in una condizione di arroganza, ma lo Spirito sa che l’unica cosa davvero importante è essere in allineamento con lo Spirito.
Qualunque cosa non sia dello Spirito (la paura, la malattia, la preoccupazione, la vergogna, la collera e simili) è degno della vostra risata.”

9. UMORISMO ED ENERGIE: JASMUHEEN, DAN MILLMAN E GIANLUCA MAGI.

Passiamo al blocco due, prima citazione, di Jasmuheen (da un’intervista).
“Non potete venire alla festa, cari, a meno che non siate pronti a divertirvi!
La Terra è a vari livelli, alcuni stanno già festeggiando. Il pianeta ed i suoi abitanti stanno per andare a pieno ritmo, per festeggiare e per celebrare un nuovo modo di essere. L’invito è per tutti quelli che cercano la loro grandezza e l’Unità Divina interiore. L’invito, o la password, all’ingresso è rilasciato a coloro che partecipano pienamente, con cuor leggero, che cercano la magia, che esprimono gioia e amore incondizionato.
Tuttavia, in questo tempo ci sono molte feste simultanee, poiché tutti conoscete esseri che, forse, stanno partecipando alla festa dall’inferno, non è vero? Alla loro festa c’è molto dolore e sofferenza, paura ed oscurità, però l’invito è esteso a tutti.
La vostra vibrazione riflette la festa a cui prendete parte.”

Blocco due, seconda citazione, di Dan Millman (da La via del guerriero di pace).
“L’amore è l’unica realtà, perché tutto è Uno.
La sole leggi sono il paradosso, l’umorismo e il cambiamento.
Non c’è nessun problema, non c’è mai stato e non ci sarà mai. Smetti di lottare, lascia andare la tua mente, getta via le preoccupazioni e rilassati nel mondo. Non occorre resistere alla vita, fai semplicemente del tuo meglio.
Apri gli occhi e guarda: sei molto più di quello che immagini. Sei il mondo, sei l’universo, sei te stesso e chiunque altro!
Tutto è il meraviglioso Gioco di Dio.
Svegliati, ritrova la tua gioia. Non temere, perché sei già libero.”

Blocco due, terza citazione, di Gianluca Magi (da Il gioco dell’eroe).
“Essere troppo seri nella vita come nelle pratiche dello spirito ci disconnette dal nostro potenziale creativo: si pensa troppo e si sente poco.
L’umorismo, come indica la parola stessa, inumidisce e ammorbidisce, conferendo alla vita un tocco speciale, poiché incoraggia l’autoriflessione e prende le distanze dal senso d’importanza personale; l’umorismo è fumo negli occhi per il delirio di onnipotenza o per il senso verticale di appiattimento.
Il sorriso ci rende lucidi di fronte alla vita. L’eroe non è mai privo dell’umorismo, di questo senso di sereno distacco dalle cose.
Gli angeli possono volare perché si prendono con leggerezza.”

10. IL POTERE DELL’UMORISMO: ANCORA OSHO E CONCLUSIONE.

Ho aperto con Osho, e chiudo con Osho, per il quale sapete che ho un affetto particolare (da Nelle tue mani).
“Essere spirituale non vuol dire rinunciare. Significa semplicemente vedere come stanno le cose: se riesci a comprendere che la competizione è un gioco, non ci sono problemi.
Non essere serio: la serietà è il problema, la competizione non lo è affatto! In quel caso è un gioco: divertiti, ma sappi che è un gioco. E sia che tu abbia successo o che fallisca, non fa una gran differenza, non importa, è del tutto irrilevante. Tutto ciò che conta è godersi la partita, viverla come un divertimento: sia chi perde sia chi vince si sono divertiti. Occorre una sorta di spirito agonistico, tutto qui.
Quando giochi a carte, la cosa davvero importante non è vincere; la cosa vera è godersi la partita, coglierne le sfumature, studiare le strategie… quella è la cosa che conta davvero! È inevitabile che qualcuno sia sconfitto ed è inevitabile che qualcuno vinca: questo non è per nulla essenziale, non è quella la meta, non è quello lo scopo.
Se riesci a vivere nel mondo e giocare come se fosse una partita, se puoi vivere ogni sorta di relazione e ricordare che il mondo è un’immensa commedia – e il palcoscenico è grandissimo, non si riesce a vedere dove ha inizio e dove finisce – se ti è possibile ricordare che non è altro che una commedia, allora non ci sono problemi.
In questo caso tu stai semplicemente recitando una parte, ma la cosa non creerà in te alcuna preoccupazione; non provocherà in te alcuna tensione, non sarà affatto uno sforzo: reciterai la tua parte, parteciperai al gioco, e la sera, tornando a casa, te ne dimenticherai.
Se, però, sei serio, ecco che diventa un guaio. Se sei serio, puoi anche rinunciare al mondo, puoi anche abbandonare ogni gioco competitivo e spostarti sull’Himalaya: seduto nella tua grotta rimarrai serioso. In quel caso la meditazione acquisirà il sapore della serietà e creerà sforzo e fatica.”

L’articolo è venuto un po’ lungo, ma credo che valga la pena leggerlo… e magari farlo vedere alle persone a cui in questo momento farebbe bene un tocco più leggero e gioioso, sia che siano alle prese con delle difficoltà oggettive, sia che non lo siano e purtuttavia non si rendano conto che in verità sono in grado di essere felici già qui e ora.

Le citazioni di personaggi di spessore servono non solo ai concetti in sé, ma anche a dire: “Guarda, tutti questi grandi uomini e donne (chi più chi meno) illuminati la pensavano così… tu pensi di saperne più di loro della vita?”.
Se dirà di no, avrete contribuito ad ampliare-elevare l’energia di qualcuno (beninteso: è la persona che se la amplia, voi nel caso fungete solo da canale-occasione esistenziale).
Se dirà di sì, pazienza, avrà un’altra occasione.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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