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Che film mentali ti fai?

19 Ago 2017 | Crescita personale, Film mentali

Che film mentali ti fai?Cosa intendo con “film mentali” e perché sarebbe utile che il viandante spirituale badasse alla sua immaginazione?

Procediamo con ordine. Chi mi legge da tempo sa che tendo sempre alla semplicità, e tendo dunque ad applicare le leggi esistenziali in modo ugualmente semplice.

Un esempio di ciò è l’articolo che avevo dedicato alla questione delle energie interiori che emergono durante i sogni (questo qui: Sogni: come ricordarli e cosa farci), in cui illustravo per l’appunto il mio semplice punto di vista a riguardo: che una certa emozione-energia bassa emerga in noi durante la veglia (ammesso che sia veglia, ma questo è un altro discorso) o durante un sogno, per noi non fa alcuna differenza, giacché il fatto che quell’energia bassa è emersa vuol dire che la abbiamo dentro e dobbiamo lavorarci (scioglierla, elevarla).

1. DIALOGO INTERNO, IMMAGINAZIONE E FILM MENTALI.

Nell’articolo di oggi esplorerò un’altra variante sul tema, per così dire, questa legata al dialogo interno, o all’immaginazione interiore se a prevalere è l’elemento visivo (e, pure qui, non importa minimamente che strumento venga scelto per portare qualcosa alla nostra attenzione).

A meno che non ci si sia già totalmente centrati nel presente, nel fatidico eterno momento presente (che è la vera eternità, l’assenza di tempo, e non quella fasulla fatta di tempo che va avanti all’infinito), la mente vagherà indietro nel passato o avanti nel futuro, spesso a ricostruire eventi accaduti o a immaginarne di nuovi.

2. QUALI SONO I PROPRI FILM MENTALI?

Ebbene, prendiamo in esame codesti “film mentali”, e vediamo quali sono prevalenti… sapendo così con certezza che dentro di noi c’è una certa energia, giacché ovviamente non si pensano certe cose e altre no per caso.

In particolare, prendiamo in esame quei film mentali che coinvolgono la persona stessa, e che configurano eventi e situazioni specifiche.

3. FILM MENTALI: L’EROE E IL SENSO DI INADEGUATEZZA.

Una prima grande categoria di film mentali è quella dell’“eroe”: la persona sognatrice vede scene passate concludersi in modo diverso da come si sono concluse, o immagina scene future… e in entrambe lei fa la parte dell’eroe, del grand’uomo o della gran donna, o comunque di qualcuno che ne esce particolarmente bene, e che dunque fa bella figura nei confronti degli altri (dialoghi, sport, eventi vari, etc).

Cosa ci dice la presenza di tanti film mentali di questo tipo? Che funzione psicologica (mentale, dell’ego, della personalità) assolvono?
Ci dice che la persona in questione prova senso di inadeguatezza, che nella vita non si sente all’altezza, e cerca di equilibrare ciò con una finta grandezza interiore, in cui la persona è molto apprezzata dagli altri.

Vale un discorso molto simile se una persona si immagina di continuo mentre dà spiegazioni e giustificazioni sul proprio operato e sulle proprie scelte, gusti, etc, allora è nuovamente in ballo il senso di inadeguatezza… e la medesima cosa vale anche se non si tratta di immaginazione ma di sogno: il discorso non si sposta di una virgola.

4. FILM MENTALI: ATTENZIONE E CARENZA D’AFFETTO.

Seconda grande categoria: per qualche evento specifico o anche senza motivo, la persona riceve affetto, attenzione, cure, amore.
Per esempio, immagina il compagno essere nei propri confronti più affettuoso e amorevole di quanto non sia in realtà.
Oppure immagina l’amica per cui ha una cotta che improvvisamente è particolarmente affettuosa e aperta.
Stessa cosa per genitori o figli, per citare altre due grandi categorie particolarmente importanti.

Cosa ci dice quest’altra categoria di film mentali?
Che la persona ha un vuoto affettivo interiore, e cerca di sublimare tale vuoto interiore con un affetto fittizio…
… anziché costruirsi un autentico amore interiore per se stessa e per l’esistenza tutta, aggiungerei.

Una variante sul tema – tema, ahimé molto ricorrente – è quella per cui si fantastica del proprio ex che ritorna da noi, ovviamente anch’egli/ella in preda a inarrestabili sentimenti d’affetto, amore e apprezzamento… e magari anche di umile pentimento, che non fa mai male in queste immaginazioni. In questo caso si aggiunge anche la questione dell’orgoglio, e dunque anche qui siamo in ambito “inadeguatezza”.

5. FILM MENTALI: VA TUTTO BENE E PAURA.

Altra categoria di film mentali: quella del “va tutto bene”.
In questo caso la persona affronta eventi futuri che sa cui giungerà di sicuro, o comunque si immagina situazioni varie, in cui tutto va bene, alla perfezione, e le paure connesse ad essi (che la persona in realtà ha) si rivelano esagerate, o persino immotivate.

Cosa ci sta dicendo quest’altra categoria di film mentali?
Che la persona ha forti paure interiori, e magari un forte senso del controllo, e che quindi essa ha poca fiducia nell’esistenza, ciò che è l’opposto della paura (per la cronaca: fiducia assoluta, totale nell’esistenza = amore totale, incondizionato)… e che cerca di tranquillizzarsi e rassicurarsi con tali immagini interiori.

6. FILM MENTALI: IL SESSO E LA DUALITÀ/UNITÀ.

Ancora: e se i film mentali sono soprattutto di natura sessuale, o comunque vi sono anche quelli?

Allora significa che si sta cercando l’Unità attraverso non solo il suo rappresentante analogico terreno – i due generi sessuali che si uniscono per essere Uno per un breve lasso di tempo – ma attraverso il sostituto mentale dell’esperienza.
Come dire, il sostituto del sostituto, se cogliete il lato divertente della cosa.
Peraltro, molto probabilmente dietro c’è un certo senso di solitudine: d’altronde, desidera ardentemente riunirsi con una metà soltanto chi è ancora una metà e non è integro, il che implica per forza carenza, mancanza e solitudine.

7. FILM MENTALI: PROVE DI FORZA E DEBOLEZZA.

Ultimo caso preso in esame: le “prove di forza”.
La persona sogna-immagina di dar prova della sua forza, o fisica o interiore, esaltando se stessa o difendendo qualcuno. In tutti i casi, ne esce vincente e forte (almeno nei propri film mentali è il caso di uscirne vincenti, altrimenti se si perde pure lì si è messi proprio male).

L’interpretazione è facile: la persona interiormente è/si sente debole, per cui cerca di riequilibrare tale debolezza effettiva con una forza immaginata, sempre per il principio per cui si cerca di introdurre ciò che manca.

Corollario di questo ultimo caso: se nella “prova di forza” è incluso lo scontro diretto con qualcun altro, allora si configura un caso di lotta-dualità-giudizio, in cui il proprio ego si sta scontrando con un altro ego.

8. I FILM MENTALI CERCANO, VANAMENTE, DI COLMARE UNA LACUNA INTERIORE.

Va da sé che queste sono macro-categorie, e che se ne potrebbero aggiungere altre, ugualmente generiche oppure più specifiche.
Che ognuno lo faccia per sé, sapendo che il dialogo interno e soprattutto l’immaginazione interiore vanno (immancabilmente e perfettamente) nella direzione del colmare ciò in cui c’è un vuoto… e che quindi, se si presta loro attenzione, sono un preciso rivelatore di dove è il vuoto.
In tal senso, peraltro, sono perfettamente coincidenti anche con i sogni e con la realtà, giacché tutto ciò che è dentro sarà manifestato fuori: è legge.

Quanto al rimedio, esso è semplice: se si è maturata sufficiente presenza, e se dunque si è in grado di esercitare l’auto-osservazione, e se ad essa si unisce anche la compassione, ciò va automaticamente a lavorare su tali carenze, riempiendole poco alla volta. Nessun intervento e nessun lavoro è mai sprecato: di questo bisogna esser certi e gioiosi.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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