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Il livello dell’insegnamento spirituale

11 Feb 2017 | Energie, Evoluzione personale, Insegnamento, Livello di consapevolezza

cammino-bambina-vestita-di-rosso-lungo-sentieroParliamo dell’insegnamento spirituale e del livello del suddetto insegnamento spirituale.

Prima di aprire questo sito, per molti anni mi sono limitato a pubblicare recensioni di libri di crescita personale, poi affiancate dagli articoli di approfondimento, poi dalla pagina facebook, poi dalla lettura delle carte, poi dai libri, e infine da questo sito.

Leggendo libri di crescita personale da ormai parecchi anni (circa 15, senza contare la psicologia, altrimenti andiamo a 21), e con un ritmo piuttosto sostenuto (circa 500), mi sono ormai fatto una certa esperienza nel settore, e peraltro nel tempo è anche grandemente cambiato il mio modo di valutare un libro, passando dal valutare soprattutto le informazioni-concetti in esso presenti a valutare l’energia che vi è dietro le parole…

… ossia, per dirla in modo breve, la consapevolezza di chi scrive.

1. LIVELLO DELL’INSEGNANTE E LIVELLO DELL’INSEGNAMENTO.

E questo ci porta all’articolo di oggi: il livello dell’insegnante e quindi il livello dell’insegnamento spirituale che egli propone.

In ciò che dirò c’è molta ovvietà, ma anche qualcosa di meno ovvio, che forse in tanti non hanno mai preso in esame… soprattutto considerando i molti commenti che leggo online sui vari libri e autori.

2. CI SONO LIVELLI ADATTI A OGNI TIPO DI ALLIEVO.

Cosa ovvia numero uno: ciascun autore parla da un certo livello di consapevolezza, per cui insegnerà a quel livello.

Cosa ovvia numero due: ne consegue che qualcuno (non so, Ramtha, oppure Gesù, e l’accostamento è curioso, lo so) insegnerà ad alto livello, mentre qualcun altro insegnerà ad un livello di molto inferiore.

Cosa ovvia numero tre: abbiamo quindi dei professori universitari, degli insegnanti di scuola superiore, degli insegnanti delle scuole medie, dei maestri elementari, fino ai maestri dell’asilo.

Cosa ovvia numero quattro: questa suddivisione in livelli vale non solo per chi insegna, ma anche per gli allievi, e così vi saranno allievi delle elementari, delle scuole superiori, etc.

Il risultato, la cosa ovvia numero cinque, è che vi sarà un insegnante perfetto per ciascun allievo, qualunque sia il suo livello.

3. NON ESISTONO INSEGNANTI PIÙ IMPORTANTI DI ALTRI.

Il corollario di ciò, forse meno ovvio agli occhi di molti, è che non esiste un insegnante più importante di un altro, fosse anche Gesù, per il semplice fatto che Gesù parlava a persone pronte per i suoi insegnamenti, così come Eckhart Tolle parla a persone pronte per i suoi insegnamenti, e così via per tutti i vari livelli di “docenza”.

L’insegnante che ti aiuta a fare il primo passo lungo il percorso evolutivo vale forse meno di quello che ti aiuta a fare il terzo passo? E il settimo passo? E il dodicesimo passo?
E l’ultimo passo?

4. L’ULTIMO PASSO NON È PIÙ IMPORTANTE DEL PRIMO.

Cosa ovvia numero sei: l’ultimo gradino della scala non è più importante del primo, e sono entrambi fondamentale e di importanza infinita.

Pensateci un secondo: se il ritorno a Dio ha un valore infinito, che valore può avere uno dei passi che ti conducono a tale traguardo? Infinito esso stesso (anche matematicamente: infinito diviso qualsiasi numero dà come risultato infinito).
Persino il passo che lungo il percorso ci fa cadere dentro un tombino, e che magari sembra il più scarso e infimo e imbarazzante di tutti, ha un valore non calcolabile, perché senza di quello non saremmo andati avanti.

Per dirla in poche parole, ogni sentiero è sacro, e ogni passo è sacro.

5. C’È QUALCOSA DI DIDATTICO E DI UTILE IN TUTTO.

E ora torniamo all’introduzione dell’articolo: non fatevi ingannare dal fatto che nella vita vi è qualcuno che dà voti ai libri o ad altre cose (per esempio io: www.unavitafantastica.com), perché, se pure quella persona non assegna voti “con giudizio” (giudizio: “questo è giusto, questo è sbagliato”), quello è il modo più semplice che ha di far capire a chi legge l’energia di ciò di cui si sta parlando…

… lasciando alla libera e matura comprensione di chi legge il valutare a che livello egli è e di cosa ha bisogno: informazioni ed energie, ma soprattutto energie.

Tenendo sempre presente che c’è qualcosa di valido e di “didattico” in tutto, anche negli eventi probanti della vita, e anche nei vari libri, persino nei libri più terra terra: si tratta solo di avere la consapevolezza di sapere cosa già si ha e di cosa invece si ha bisogno.

E il punto alla fine è tutto lì: di che energie e di che insegnamenti hai bisogno ora?

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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