Più che altro è una constatazione, derivata dalla lettura di un libro di Anne e Daniel Meurois-Givaudan: Le strade di un tempo – Memorie di un esseno – Volume 2, seguito del famosissimo e bellissimo L’altro volto di Gesù – Memorie di un esseno – Volume 1.
Passo subito alla citazione che ha scatenato il tutto.
“Ogni zolla di terra che calpestiamo è dotata di memoria, amici miei, sicché lasciamo un po’ del nostro cuore e dell’anima nostra ovunque andiamo.
Se leggiamo con gli occhi della saggezza, possiamo riscoprire da un’epoca all’altra le tracce delle antiche forme, e poi ricollegarle con le nostre tracce, ritrovando la perfetta memoria della nostra missione individuale.
Sì, sappiate che una roccia spesso contiene più di un’intera biblioteca, e può stimolare in noi insospettabili energie, impegni che abbiamo assunto all’alba dei tempi”
Questo brano ha riecheggiato, nella mia testa, la testimonianza di una persona che conosco e che ha sentito qualcosa “muoversi” durante una sua visita in centro e sud America, e in alcuni luoghi energetici nello specifico.
Lancio così alcuni concetti lampo…
Ogni luogo ha un’energia.
Ogni luogo ha una memoria.
Forse ci siamo già stati, e in certi casi in modo “significativo”.
Ergo, in molti luoghi, e in alcuni particolarmente significativi per le nostre anime, vi sono anche nostre memorie… e il solo contatto con esse può portare ad antichi ricordi, a risvegli, a sbloccare qualcosa, fosse anche in modo inconscio.
Tutto ciò mi rafforza una sensazione che ho sempre avuto fin da piccolo, ossia che sia un non senso, o quantomeno uno spreco, nascere in un certo posto e morirvi, senza aver vissuto altrove, e magari avendo viaggiato poco, e magari avendo viaggiato solo per mete “standard”… magari le grandi metropoli affollate e confuse… senza aver minimamente sfiorato un Machu Picchu, un’isola di Paqua, le piramidi di Giza, Tiwanaku, Stonehenge, Carnac, Nazca, Tibet, per non parlare di tutti i santuari naturali dati da certe conformazioni naturali particolarmente energetiche, anche senza che vi siano costruzioni umane (o non umane).
Anche in questo, e non solo nella scelta del lavoro o delle persone, dovremmo seguire sensazioni e flusso, lasciarci andare alla corrente della vita che ci porta qui o lì…
… certo, si tratterebbe di uno stile di vita non convenzionale, non comune, non “occidentale”, e magari anche coraggioso in quanto a dimissioni dal lavoro, metodi di guadagno alternativi, fiducia nell’esistenza.
Ma, in fin dei conti, stiamo lavorando anche per questo, no? Per saperci fidare completamente della vita e lasciarci andare ad essa, ovunque ci porti.
In questo senso, non è che tutti debbano girare per il mondo, viaggiando molto o proprio vivendo all’estero, ma tutti devono percorrere il loro cammino, quale che sia… tenendo presente che molti posti hanno qualcosa di importante da dirci, e che il solo recarci in un certo luogo potrebbe essere un potente acceleratore evolutivo.
E, comunque, questa idea di fondo potrebbe essere un buon modo per pianificare le proprie vacanze… a tal riguardo, qua trovate l’elenco dei 156 siti sacri della Terra.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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