Parliamo di apertura del cuore e dintorni.
Siamo cresciuti in una società che, specie a noi uomini, ci ha insegnato che dobbiamo essere forti, che non dobbiamo mostrare le nostre debolezze, che dobbiamo cavarcela da soli, etc.
A livello maschile, per dire, è proverbiale la figura dell’uomo che non deve “chiedere mai”.
Figuriamoci mostrare troppo affetto (persino col partner), piangere, commuoversi in pubblico, etc.
1. APERTURA DEL CUORE: UNO DEGLI OBIETTIVI SPIRITUALI.
Tutti comportamenti-convinzioni che ci allontanano dall’apertura del cuore, che al contrario è uno degli “obiettivi” da sempre suggeriti in molti ambiti della crescita personale: dall’esoterismo all’alchimia, dagli insegnamenti di Gesù alla spiritualità più recente.
In questo periodo della mia vita sto sentendo molto questo aspetto emotivo-spirituale, perché, al di là delle emozioni convenzionali, sento che alcuni momenti di affetto-amore-commozione derivano proprio da un’apertura di questo tipo.
In teoria, secondo i canoni maschili standard, dovrei cercare di evitare tale direzione, o persino vergognarmene (gli uomini non piangono e non si commuovono… e infatti non ho pianto per qualcosa come una dozzina d’anni), invece sono felice di ogni momento in cui, qualunque sia la causa (una persona, un paesaggio, un evento che osservo, un libro che leggo), mi commuovo, tanto da riempirmi gli occhi di lacrime.
2. APERTURA DEL CUORE: PICCOLI MOMENTI, GRANDI CAMBIAMENTI.
Ognuno di questi momenti, infatti, è una piccola apertura del cuore e, apertura dopo apertura, quello che la tradizione esoterica chiama il “centro emozionale superiore” prenderà il sopravvento sul centro inferiore, ossia la pancia, e sulle emozioni basse, come rabbia, paura, gelosia, etc.
Da un lato, dunque, occorre accogliere questi momenti di commozione e bellezza della vita (d’altronde, perché non dovremmo accogliere la bellezza???).
Dall’altro lato, occorre lavorare sulle emozioni basse, e quando arrivano osservarle e inviare amore ad esse e a se stessi, per portarle alla loro “nota alta” (la gelosia diventerà amore incondizionato, la paura fiducia nella vita, la rabbia forza da guerriero, e così via).
Poco a poco (ma magari neanche così lentamente) il nostro cuore si aprirà e aumenterà l’amore che è in noi.
E, si badi bene, questa non è una frase da spiritualità new age, ma una cosa molto concreta: se il cuore si apre, e l’amore dentro di noi aumenta, aumenta per forza anche l’amore intorno a noi, sotto forma di persone e ambienti ed eventi che ci porteranno cose felici anziché cose tristi… e diminuirà la paura, visto che la paura è la nota bassa dell’amore.
3. APERTURA DEL CUORE, FIDUCIA NELLA VITA, SERENITÀ E CENTRATURA.
Dunque, per ricapitolare, più cuore aperto e meno paura della povertà, paura di rimanere soli, paura dell’abbandono, paura di lasciarsi andare, fino a una completa e totale fiducia nella vita… e presenza nel qui e ora.
Vi sembra un traguardo da poco?
Vi sembra teoria?
Ovviamente no, e non sarà un caso se in tutte le tradizioni di crescita personale e se tutti i maestri spirituali hanno insistito tanto sull’aspetto amore, da Gesù Cristo fino a Osho Rajneesh (a proposito di amore incondizionato, un testo bellissimo in questo senso è il suo Con te e senza di te).
E pazienza se, e qua mi rivolgo soprattutto ai colleghi maschietti, qualcuno ci confonderà con uomini deboli, o se qualche donna ci snobberà perché più propensa agli uomini che fuggono o agli uomini che non devono chiedere mai: ognuno avrà la compagnia perfetta per il suo momento evolutivo, e tutti quanti senza dubbio avremo accanto persone (e in particolare una compagna, visto che le unioni sentimentali sono un potente acceleratore evolutivo) che ci aiuteranno ad aprire ancora di più il cuore e ad aumentare il nostro recipiente di amore-affetto-commozione-bellezza-libertà-etc.
Buona apertura e buona vita a tutti.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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