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Le cose che ci danno fastidio… ovvero le persone che ci danno fastidio… ovvero i contatti facebook che ci danno fastidio

12 Nov 2016 | Evoluzione personale, Specchi

Le cose che ci danno fastidio… ovvero le persone che ci danno fastidio… ovvero i contatti facebook che ci danno fastidioOgni tanto prendo spunto da qualcosa che mi viene detto o chiesto per scrivere un articolo, ed è esattamente il caso di questo articolo, riguardante le cose e le persone che ci danno fastidio.

Qualcuno di recente mi ha domandato un consiglio riguardo a un fatto che, mi ha detto, gli stava procurando molto disagio: le cose che i suoi amici di facebook condividevano nei loro profili e che, in quanto amici, risultavano anche nella sua sezione notizie.
La sua posizione era molto semplice: lo so che certe cose esistono, ma io non voglio vederle, perché esse mi abbassano come energia, mi rendono triste e mi ostacolano anche nel mio percorso personale.

1. LE COSE CHE NON CI PIACCIONO E CHE ARRIVANO NELLA NOSTRA VITA.

Il tema per l’appunto è: le cose e le persone che mi danno fastidio e che giungono da sole nella mia vita, pur se non mi piacciono.

Dopo aver eliminato le amicizie più negative a livello di condivisioni di episodi di violenza sulle donne, violenza sugli animali, morte, dolore, rabbia, etc, era arrivata al caso di sua cugina, alla quale, in virtù di un rapporto piuttosto stretto, aveva chiesto di porre attenzione a quanto condivideva, ciò che, trattandosi di eventi “brutti”, risultava una sorta di diffusione di bruttezza, a discapito non solo suo, ma anche di tutte le sue conoscenze-amicizie di facebook.

Va da sé che la cugina ha risposto picche, e con ragione, da cui il suo dubbio e la sua domanda rivolta a me: la cancello, le spiego ulteriormente la questione, sopporto le sue energie basse?

Premesso che il consiglio pratico, non volendola cancellare ma ugualmente non volendo essere sottoposta alle sue condivisioni “basse”, era ovviamente quello di eliminarla dalla sezione notizie per non vedere più i suoi aggiornamenti senza doverla per forza eliminare dalle amicizie, la questione da un punto di vista esistenziale-evolutivo è la seguente.

2. NON ABBIAMO IL DIRITTO DI COMANDARE GLI ALTRI.

Il primo punto da evidenziare è che nessuno ha il diritto di dire a qualcun altro come deve comportarsi… ivi compreso che cosa pubblicare nel suo profilo facebook.

Non solo è una questione di lasciare agli altri il sacrosanto diritto di autodeterminarsi e di procedere lungo il loro percorso evolutivo, ugualmente sacro, ma è anche una questione di accettazione, di non giudizio per il loro percorso.
Altrimenti tutti i principi evolutivi che si leggono sui libri vanno a farsi benedire: come dire, il mio percorso evolutivo è sacro ma quello degli altri no e voglio decidere io cosa devono fare.

Ovviamente qua c’è di mezzo anche il giudizio, parente stretto della non accettazione: io voglio cambiare qualcosa perché non l’accetto, e non l’accetto perché la giudico sbagliata… e ovviamente so io (e non l’altra persona, e non l’Esistenza) cosa è giusto e come dovrebbero essere le cose.

3. NON GIUDIZIO, ACCETTAZIONE E OCCHI PER VEDERE.

Secondo punto, corollario del primo: occorre avere occhi per vedere le cose… o perlomeno ricordarsi quanto si è letto nei libri di spiritualità-esoterismo.

Le persone agiscono come agiscono perché ciò è in linea con le loro energie interiori. Se avessero altre energie, ossia se si trovassero in un altro punto del percorso evolutivo, agirebbero diversamente (e questo vale non solo per le condivisioni di violenza su facebook, ma anche per i furti, per le macchine bruciate, per gli inganni, etc).

4. LO TENGO O LO ELIMINO?

Terzo punto: considerato questo, la persona “sofferente” in questo caso deve scegliere – e anche lei ha il sacrosanto diritto di scegliere – se tenere nella propria vita qualcuno o se eliminarlo.

Nessuno peraltro glielo può dire, deve vedere lei in base a quello che si sente dentro.

5. IL MIO FASTIDIO MI PARLA DI ME E DEL MIO PERCORSO.

Quarto e ultimo punto, probabilmente il più interessante tra tutti: se è vero che certe cose (e certe persone) dall’energia bassa rischiano di abbassare anche la nostra energia, è pure vero però che ciò che ci dà più fastidio (eventi, persone, immagini, etc) è proprio ciò su cui dobbiamo lavorare dal punto di vista energetico-evolutivo.
Ciò che ci dà fastidio è ciò che non abbiamo integrato in noi; ciò che non ci piace risuona con qualche energia in disequilibrio dentro di noi.

Il che si può dire in un altro modo, molto impegnativo: la distanza tra dove siamo e il risveglio è data proprio da ciò che non vediamo come amore e bellezza.
Più cose vediamo come brutte e tristi, più siamo lontani dal risveglio… mentre se sono poche le cose che ancora ci urtano, sarebbe proprio il caso di lavorare su quelle, perché quelle costituiscono i passi mancanti all’arrivo.

Tutti i maestri spirituali di tutti i tempi hanno sempre detto che in questa creazione esistono solo bellezza e amore, che peraltro sono modi diversi per dire Dio: dove non vediamo Dio, è proprio lì che dobbiamo sforzarci di vederlo.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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