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Jodorowsky e le paure

17 Lug 2013 | Crescita personale, Paure

Jodorowsky e le paureQuest’oggi voglio condividere con voi uno spunto assai semplice ma contemporaneamente di grande forza, trovato in un libro sui tarocchi di Alejandro Jodorowsky (Io e i tarocchi): non parliamo quindi di un personaggio qualunque, ma di uno che sa il fatto suo.

Jororowsky stava parlando delle paure, e di come superarle.
Il concetto di fondo era, come dicevo, semplice: le paure, se non affrontare, rimangono, e anzi crescono.
Se affrontate, viceversa, spariscono.

1. BISOGNA METTERSI AL CENTRO DELLA PROPRIA PAURA.

Lui partiva da un esempio fisico: l’uragano.
Se lo guardi da fuori l’uragano sembra spaventoso, e se rimani ai suoi margini ti travolge. Invece, se vai nel suo centro, trovi calma, e l’uragano non ti può fare niente.

Ovviamente il discorso non era un invito a mettersi al centro degli uragani (meglio specificarlo, c’è gente strana in giro…), ma una metafora per parlare delle paure, che vanno affrontate andando al loro centro, guardandole negli occhi da vicino… così spariranno.
Se, al contrario, non abbiamo il coraggio di affrontarle con decisione, o cerchiamo di fuggire, ci inseguiranno… e magari ci travolgeranno.

2. SE ABBIAMO PAURA DI QUALCOSA, DOBBIAMO AFFRONTARLO.

Il buon Jodorowsky univa questa metafora con un consiglio di vita assai concreto: se abbiamo paura di qualcosa, viviamola volontariamente.
Per esempio, abbiamo paura della scarsità di denaro? Andiamo in una città sconosciuta senza un soldo in tasca e arrangiamoci come possiamo. Una volta superata quella prova, la paura della scarsità economica, se non sparita, sarà fortemente diminuita.

Al di là degli esempi coloriti di Jodorowsky, il concetto si trova spessissimo nella letteratura di crescita personale, e ne parlano autori classici come Osho o autori contemporanei come Salvatore Brizzi.

Se cercate bene, troverete spesso degli esercizi appositi, come uno degli strumenti di Il metodo – The tools, libro che sta a metà strada tra la psicologia e la crescita personale.

3. I DUE MODI PER SUPERARE UNA PAURA/SQUILIBRIO.

Tutti questi autori, qualunque sia il loro genere, concordano su un punto, e non sarà certamente un caso: le paure si possono superare in due modi:
– trasmutandole interiormente,
– vivendole esteriormente.

Scappare, invece, porterà solo a riviverle, e su un tono più elevato, perché l’esistenza ci costringerà ad evolvere e ci metterà di fronte proprio a ciò che dobbiamo superare.
Il lato positivo, molto positivo, è che una volta guardate in faccia e vissute, le paure diventeranno un nostro punto di forza.

A noi la scelta.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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